Il 31 Maggio u. s. il Ministero della Salute ha promosso “La giornata mondiale senza tabacco” ricordando quanto il fumo sia un potentissimo fattore di rischio che impatta negativamente sulla salute.
Il fumatore è un policonsumatore e l’allarme è soprattutto per gli adolescenti:
più di un terzo degli studenti tra 14 e 17 anni assumono nicotina.
Il 36,6% degli studenti nella fascia 14-17 anni e il 9,6% tra 11 e 13 anni consuma almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, e-cig o tabacco riscaldato e contrariamente agli adulti, tra i giovani il consumo è più diffuso tra le ragazze.
In Italia si stima che siano attribuibili al fumo di tabacco oltre 93.000 morti ogni anno.
Il tabacco provoca più decessi di alcol, aids, droghe, incidenti stradali, omicidi e suicidi ed è una causa nota o probabile di almeno 25 malattie, tra le quali broncopneumopatie croniche ostruttive, cardiopatie, vasculopatie e altre patologie polmonari croniche tra cui il cancro del polmone e altre forme di cancro.
Circa il 50% dei fumatori muore in media 14 anni prima dei non fumatori e i fumatori sono affetti per più anni da condizioni precarie di salute nel corso della vita.
Il fumo materno durante la gravidanza aumenta il rischio di basso peso alla nascita, prematurità, mortalità perinatale, morte improvvisa in culla, affezioni broncopolmonari, deficit mentali e comportamentali; mentre l’esposizione al fumo passivo durante la gravidanza è legata a un aumento del rischio di aborto e di malformazioni congenite. Anche il fumo paterno, prima e durante la gravidanza, ha un impatto negativo sulla salute del nascituro, causando un aumento del rischio di leucemia linfoblastica acuta.
Alcuni studi evidenziano anche che il fumo passivo può avere un impatto intergenerazionale: per esempio, nipoti di donne che hanno fumato durante la gravidanza hanno maggiori probabilità di sviluppare l’asma. I bambini esposti al fumo passivo sono più a rischio di bronchiolite, polmonite e altre infezioni respiratorie e hanno anche maggiori probabilità di essere ricoverati in ospedale per l’asma, di sviluppare malattie dell’orecchio medio e di morire prima dei 5 anni; inoltre, sviluppano maggiormente problemi comportamentali e scolastici e bambini con caregiver che fumano hanno quasi il 70% in più di probabilità di iniziare a fumare entro i 15 anni.
Come smettere di fumare
Smettere di fumare è un investimento di salute a cui non si può rinunciare poichè consente di ridurre il rischio di sviluppare molte condizioni patologiche. Smettere di fumare da soli è possibile, ma con il supporto del proprio medico o di specialisti della disassuefazione le probabilità di successo aumentano notevolmente. I più recenti dati ISTAT indicano che il 90% degli ex fumatori ha smesso senza bisogno di aiuto, ma provando in media 6 volte. Le evidenze dimostrano che maggiore è il supporto che si riceve, più è alta la probabilità di smettere di fumare in modo definitivo.
10 consigli degli esperti
Smettere di fumare è una sfida, ma con le giuste motivazioni e un sostegno adeguato tutti possono riuscirci. Per dire “addio” al fumo è necessario seguire alcune semplici consigli degli esperti.
1. Essere determinati: smettere di fumare è possibile
2. Il desiderio impellente della sigaretta dura solo pochi minuti
3. I sintomi dell’astinenza si attenuano già nella prima settimana; informa amici e parenti della tua decisione perché possano supportare la tua decisione.
4. Già dopo 20 minuti dalla cessazione del fumo si hanno i primi effetti benefici
5. Ricorda che non tutti ingrassano quando si smette di fumare e comunque l’incremento di peso è moderato (2-3 chili)
6. Quando si smette di fumare è bene bere abbondantemente, ridurre il consumo di zuccheri e grassi, aumentare il consumo di frutta e verdura e muoversi di più
7. Se non riesci a smettere da solo parlane col tuo medico di famiglia
8. Un supporto specialistico e alcuni farmaci sono validi aiuti: il tuo medico può indirizzarti al più vicino centro Anti Tabacco
9. Le ricadute non devono scoraggiare; esse possono essere utili per riconoscere e affrontare i momenti critici
10. Non fumare ti arricchisce non solo in salute, ma anche economicamente e salvaguarda la salute di chi ti sta intorno, soprattutto quella dei bambini.
E’ attivo il Telefono Verde contro il Fumo 800 554 088 dell’Istituto Superiore di Sanità, per avere una consulenza da parte di esperti. Il servizio è anonimo e gratuito ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16.
BIBLIOGRAFIA
https://www.salute.gov.it/portale/fumo/dettaglioNotizieFumo.jsp?lingua=italiano&menu=notizie&p=dalministero&id=6258>