RINASCITA

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Mi chiamo Roberta Cari, sono un’appassionata di fotografia e del mio lavoro, sono un’infermiera e lavoro al Coordinamento Locale Ospedaliero (CLO) di Arezzo.
Il CLO è il responsabile unico a livello ospedaliero nella gestione dei processi donativi e deve garantire non solo l’efficienza in ogni fase di svolgimento del processo anche un’adeguata e qualificata assistenza clinica al potenziale donatore e alle persone di riferimento del potenziale donatore.
Lavorando in questo contesto, mi sono resa conto che la “cultura del dono” è un argomento non sempre molto conosciuto e condiviso.
Il trapianto per alcune patologie che causano gravissime insufficienze d’organo rappresentano l’unico efficace trattamento ma la scarsità di organi pone un limite a volte drammatico alla possibilità e al diritto di cura di molte persone.
Da qui nasce in me la necessità di creare un progetto fotografico che mettesse in evidenza l’importanza di questo meraviglioso atto di generosità e altruismo con il fine di sensibilizzare riguardo un argomento cosi delicato e ho pensato di farlo raccontando le esperienze di chi questo percorso lo ha vissuto in prima persona e che grazie a questo bellissimo dono ha potuto riprendere e continuare la propia vita.
Cosi nasce il mio progetto: RINASCITA
Un’attenzione particolare riguardo al fine vita e alla sensibilizzazione alla donazione lo pone anche il nostro Codice Deontologico.
L’infermiere presta assistenza fino al termine della vita.
Riconosce l’importanza del gesto assistenziale, della pianificazione condivisa delle cure, della palliazione, del conforto ambientale, fisico, psicologico, relazionale e spirituale.
L’infermiere sostiene i familiari e le persone di riferimento della persona assistita nell’evoluzione finale della malattia, nel momento della perdita e nella fase di elaborazione del lutto.
L’infermiere favorisce l’informazione sulla donazione di sangue, tessuti e organi quale atto di solidarietà; educa e sostiene le persone coinvolte nel donare e nel ricevere.

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